La storia del massaggio svedese

massaggio svedese

Tutti noi abbiamo provato cosa vuol dire sentirsi stanchi e spossati, senza un apparente motivo. Sappiamo cosa vuol dire quella sensazione di fiacca e spossatezza e con poca voglia di fare.

Spesso questi momenti di inerzia sono dovuti alla famosa astenia autunnale, detta anche mal d’autunno. Si tratta di una condizione che affiora durante i cambi di stagione, (specialmente in autunno) e che rende poco energici.

E’ questa dunque una condizione del tutto naturale, ma esistono anche soluzioni altrettanto naturali o è sempre necessario ricorrere alla farmacologia?

Per uscire dalla poca produttività, dalla spossatezza e dal mal d’autunno è possibile ricorrere ad un piacevolissimo massaggio: quello svedese.

Un trattamento che si dimostrerà in grado di riattivare le energie del cliente trattato, riportando il giusto equilibrio tra corpo e mente, lasciando avvolto il ricevente in una piacevole sensazione di benessere.

La storia del massaggio svedese

L’inventore del massaggio svedese, secondo molte fonti, è un massaggiatore danese, tal Johan Georg Mezger. Sembra strano che un olandese dia vita al massaggio svedese? Sì, lo sarebbe se fosse davvero così.

In realtà Mezger stesso ammise le somiglianze tra il suo metodo di massaggio, e quello utilizzato decenni prima dal medico svedese Pehr Henrik Ling.

In pratica Ling, studiando a fondo la cultura orientale, si incantò davanti ad alcune tecniche del Tui Na, una particolare tecnica di massaggio cinese.

Sviluppò dunque una precisa tecnica che divenne nota, anni più tardi, come massaggio svedese, anche se fu portata alla notorietà da un danese ed traeva origine da tecniche cinesi.

Come si fa il massaggio svedese?

Questo tipo di trattamento si sviluppa attraverso movimenti ben precisi che vanno ad applicare una pressione direzionata secondo il flusso del sangue venoso.

Così facendo il massaggio va a stimolare una corretta circolazione sanguigna e offre giovamenti tutt’altro che secondari. Le manovre dell’operatore possono essere lente e delicate oppure intense e piuttosto vigorose.

Dipende dallo stile del massaggiatore e dagli scopi che si vuole raggiungere con il massaggiato. Gli “utensili” per eseguire questo tipo di massaggio sono mani, avambracci e gomiti.

Negli anni si sono sviluppate diverse varianti del massaggio svedese, ma è possibile identificare un unico ceppo da alcuni movimenti che vengono considerati classici per questo tipo di massaggio.

Stiamo parlando dello sfioramento, dell’impastamento, della frizione, della trazione, della vibrazione e del tamburellamento.

Unico aiuto per l’operatore è l’olio. Infatti questo tipo di massaggio si esegue andando a distendere nella parte trattate dell’olio specifico che aiuterà a lavorare sulla muscolatura.

I benefici del massaggio svedese

Senza dubbio un buon massaggio, eseguito da un esperto capace e consapevole, aiuta a decontratturare e tonificare i muscoli andando anche a drenare i liquidi in eccesso e, di conseguenza, a rilassare l’organismo.

Chi viene sottoposto a questo trattamento godrà anche di un notevole rilascio di endorfine soprattutto per chi ha necessità di recupero dopo importanti affaticamenti.

E’ molto apprezzata la potenzialità del massaggio svedese di andare ad intervenire sulla circolazione emolinfatica, con il risultato di andare a prevenire formazioni adipose e cellulite. Ma il beneficio che più di tutti colpisce dopo questo massaggio, è senza dubbio lo stato di grande benessere che si raggiunge: ci si sente come avvolti in una delicata bolla d’aria che ci allontana da stress e preoccupazioni.

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