All’interno del corpo umano esistono vari gruppi muscolari che assolvo funzioni assai differenti tra di loro. Oggi andiamo ad analizzare i muscoli paravertebrali.
Altrimenti chiamati paraspinali o erettori, questi sono i muscoli che consentono alla colonna vertebrale di mantenersi eretta e, pertanto, ricoprono una funzione fondamentale nell’intera struttura del corpo umano.
Muscoli paravertebrali: a cosa servono?
I muscoli paravertebrali sono muscoli che avvolgono la colonna e ne determinano la motilità.
Per motilità della colonna si intende l’insieme di meccanismi che ne consentono il movimento. A differenza di altri gruppi muscolari, che normalmente si innestano alle estremità di ossa lunghe e rigide e tramite i tendini riescono a far flettere l’arto (pensiamo al bicipite), i muscoli paravertebrali con un’unica fascia riescono a garantire le funzioni di mobilità di più vertebre. Questo perché, come il lettore potrà immaginare, le vertebre sono ossa solidarietà e non possono muoversi in maniera indipendente l’una dall’altra.
Quindi va da sé che i muscoli paravertebrali, che lavorano con i lombari, sono muscoli particolarmente robusti che si “intrecciano” lungo la spina dorsale ed hanno la funzione di allungare, piegare, ruotare e flettere il busto del corpo umano.
A livello posturale invece, questo gruppo muscolare è fondamentale per mantenere una posizione eretta ed evitare patologie di vario genere come scoliosi, cifosi, ecc. che possono portare a problematiche di natura cronaca sia di natura osteo-articolare che di natura nervosa.
Non bisogna infatti dimenticare che dagli spazi intervertebrali partono tutti i nervi che servono alle varie parti del corpo ad espletare le proprie funzioni. Ad esempio, quando ci sono problemi di ernie o compressioni con conseguente dolore, in molti casi la problematica è da imputare (almeno tra le concause) ad un sistema muscolare paravertebrale in cattivo stato.
Quali sono i muscoli paravertebrali?
Come già accennato questi muscoli si trovano sia a livello superficiale, sono quindi palpabili con un massaggio ed anche ad un livello profondo, vale a dire al di sotto di un altro strato muscolare.
Abbiamo quindi tre grandi muscoli principali:
- Ileo Costale che si divide nel tratto lombare, toracico e della colonna cervicale
- Il lunghissimo, a sua volta suddiviso tra lunghissimo del collo, del capo e del torace,
- Infine, lo spinale anche questo suddiviso in toracico, cervicale e del collo
Come si allenano i muscoli paravertebrali?
In linea di massima questo gruppo muscolare è di fondamentale importanza per evitare infortuni e mantenere una postura corretta.
La metodologia migliore per andare a targhettizzarli è tramite esercizi di stretching, isometrici e targhettizando muscoli antagonisti.
Ad esempio tra gli isometrici possiamo andare a lavorare sui plank ma ancora meglio sui ponti inversi facendo enfasi sui glutei che per rimanere in tensione andranno ad agire su lombari e paravertebrali.
Un esercizio dinamico piuttosto efficace è il “superman”. Ci posizioniamo pancia in giù ed alziamo alternativamente mani e piedi oppure mano destra con il piede sinistro e viceversa.
Per quanto riguarda invece gli esercizi di stretching, oltre ai classici esercizi di allungamento delle gambe, quindi sedendosi per terra e cercando di raggiungere la punta dei piedi, sono particolarmente beneficiosi quelli per il bacino e di torsione.
Lo stretching per il bacino è praticabile stendendosi per terra con le gambe piegate e a pancia in su ed effettuando un movimento laterale del bacino come se stessimo cercando di far toccare il fianco con il piede dello stesso lato del corpo.
Le torsioni invece sono consigliabili da seduti su una sedia, mano destra sul ginocchio sinistro e mano sinistra che tocca il centro della zona lombare mentre portiamo lo sguardo il più dietro possibile.
Entrambi gli esercizi vanno eseguiti alternando i movimenti sia sul lato destro che sinistro del corpo.