Agopuntura: Quali sono le controindicazioni?

Parlare di agopuntura è sempre un po’ difficile, perché scienza e spiritualità in essa trovano un punto di congiungimento. Nella nostra cultura occidentale, particolarmente al giorno d’oggi, l’unico metodo di conoscenza considerato attendibile è quello scientifico.

Nelle altre culture però, non è sempre così. Dopo molti anni dalla sua introduzione in occidente, questa tecnica è ormai entrata anche nelle cliniche più raffinate, poiché si sono evidenziati dei principi scientifici che l’hanno fatto entrare di diritto tra le cure efficaci.

Ma esistono delle controindicazioni per questa terapia e per parlarne in maniera approfondita bisognerà prima fare alcune premesse su questa antichissima pratica cinese.

Che cosa è l’agopuntura

L’agopuntura in Cina è una terapia tradizionale che esiste e viene praticata da 2500 anni. In questi lunghi 25 secoli i cinesi hanno sviluppato tecniche praticamente perfette che anche oggi la fanno rientrare tra le terapie previste dal sistema sanitario.

Il principio fondamentale su cui si basa ha un nome ben preciso: Qi, da non confondere con il quoziente intellettivo. Il Qi (in giapponese chiamato Ki e in coreano Ci) è il flusso di energia vitale, che si muove dentro al nostro corpo.

Le interruzioni, le alterazioni, i blocchi, gli squilibri di questo flusso sono considerate la radice di tutte le malattie e problematiche che affliggono i nostri organismi.

Attraverso aghi sottili che vengono inseriti nella pelle in precisi punti del corpo dislocati sui meridiani in cui scorre il Qi, si vanno a ripristinare le giuste correnti di flusso vitale.

Ovviamente queste conoscenze tradizionali sono spesso state oggetto di discussione nella comunità scientifica, ma per l’agopuntura parlano i risultati.

Infatti, sebbene non ci siano prove reali che supportano la presenza di meridiani, flussi vitali e disarmonie dovute al blocco del Qi, l’efficacia di questa tecnica cinese, è comprovata.

Quali sono i rischi dell’agopuntura?

Considerato che questa tecnica è una vera e propria terapia medica, può e deve essere effettuata solamente da medici abilitati, o comunque da personale autorizzato e opportunamente qualificato. Questo perché i principali rischi derivano soprattutto da una errata tecnica di inserimento dell’ago, che può portare anche a conseguenze gravi.

Quindi i rischi maggiori derivano proprio da chi esegue il trattamento, non dall’agopuntura in sé.

Tra le principali controindicazioni dell’agopuntura abbiamo:

  • Il rischio di danneggiare nervi superficiali, con conseguente dolore nevritico
  • Ferire più o meno gravemente un polmone, quando si lavora su alcuni punti del torace
  • Insorgenza di flebiti
  • Infiammazione dei vasi linfatici
  • Fistole tra arterie e vene agli arti

Pertanto è bene assicurarsi sulla competenza e preparazione dell’operatore che andrà ad operare sul proprio corpo.

Come funziona l’agopuntura secondo la scienza?

Davanti all’evidenza la scienza ha dovuto comunque trovare delle risposte in merito al funzionamento dell’agopuntura. Sono state portate avanti molte ricerche in questo ambito, e qualcuna di esse ha condotto a risultati interessanti.

Serviranno ancora molti studi, ma la teoria predominante è quella che attraverso l’azione di inserimento degli aghi in punti ben precisi, si vanno ad innestare delle catene di risposte biologiche.

In sostanza essa andrebbe a stimolare il rilascio di oppioidi, e altri peptidi nel sistema nervoso centrale e periferico, riuscendo a promuovere cambiamenti a livello della regolazione della funzione neuroendocrina.

In pratica durante l’agopressione verrebbero rilasciati dall’organismo degli oppiacei come il naloxone che ha un potente effetto analgesico, e verrebbero stimolate anche la ghiandola pituitaria e l’ipotalamo.

L’agopuntura è una pratica consigliabile?

Visti in estrema sintesi i principi filosofici e i rilevamenti delle ricerche scientifiche, possiamo affrontare adesso il vero tema di questo articolo: quali sono le controindicazioni dell’agopuntura?

Essa di per sé non fa male alla salute. Innanzitutto è indolore poiché gli aghi sono estremamente sottili, e realizzati in acciaio con manico di rame.

Sono monouso e vengono utilizzati in maniera molto professionale dal personale specializzato. Lo si usa anche per alleviare i dolori da parto in Cina.

Le uniche condizioni che sono state rilevate in cui l’agopuntura non si è dimostrata del tutto efficace da sola sono state quelle dei di interventi chirurgici o durante infezioni.

Per quanto riguarda le controindicazioni è possibile identificare problematiche ed effetti collaterali soltanto quando l’operatore non si dimostra all’altezza della sua specializzazione o quando questi operi in ambienti con un’igiene scadente.

Infatti se il trattamento non viene eseguito con aghi monouso, in ambiente professionale e ben curato, si posso riportare delle infezioni, la più nota delle quali è l’epatite virale.

Qualora un operatore non si dimostrasse consapevole della anatomia umana potrebbe anche andare a forare accidentalmente un polmone, creando un pneumotorace ovvero un collasso parziale del polmone stesso.

Per queste ragioni è sempre bene optare per operatori specializzati che prestino la loro professione in ambienti professionali ed evitare sedicenti esperti che utilizzano l’agopuntura in contesti amatoriali.

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